Sunday, 12 September 2010

umberto saba

Citta Vecchia
(da Trieste e una donna 1910-1912)

Spesso, per ritornare alla mia casa
prendo un'oscura via di città vecchia.
Giallo in qualche pozzanghera si specchia
qualche fanale, e affollata è la strada.

Qui tra la gente che viene che va
dall'osteria alla casa o al lupanare,
dove son merci ed uomini il detrito
di un gran porto di mare,
io ritrovo, passando, l'infinito
nell'umiltà.

Qui prostituta e marinaio, il vecchio
che bestemmia, la femmina che bega,
il dragone che siede alla bottega
del friggitore,
la tumultuante giovane impazzita
d'amore,
sono tutte creature della vita
e del dolore;
s'agita in esse, come in me, il Signore.

Qui degli umili sento in compagnia
il mio pensiero farsi
più puro dove più turpe è la via.



Old Town

Often when I'm walking home I'll go
by way of some dark street in the old town
The thoroughfares are crowded, the streetlamps
shine in puddles with a yellow glow

Here. among the men that come and go
between tavern and home or the brothel,
where goods and the people are the petty
flotsam of a great sea port,
Iin passing find eternity
in wretchedness.
Here the prostitute, the sailor, the old man
shouting curses, the woman in a twitter,
the dragoon eating fritters
sitting in a store,
the lovesick adolescent girl
who wants to be adored,
allare creatures of this world
and uits reward
of sorrow; and in them all, there moves the lord.

Here, when in the presence of the lowly,
I feel my thought
in the streets of squalor grow most holy.


trans unkown

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